AIS Piemonte Piemonte: radici, grappoli, identità e gloria. I vitigni a bacca bianca: prima parte della quinta edizione del seminario.
Modalità di accesso
Il seminario è a numero chiuso, i posti disponibili sono limitati.
L’iscrizione, possibile tramite il sito aispiemonte.it nelle modalità di pagamento previste sarà ritenuta valida solo al versamento della quota.
Al termine del corso, (tre parti: vitigni a bacca bianca, rossa e internazionali) verrà consegnato l’attestato di partecipazione dell’Associazione Italiana Sommelier Piemonte.
Contatti

Cosa imparerai
Siamo orgogliosi di presentare la quinta edizione del seminario dedicato ai vitigni più diffusi in Piemonte, in partenza venerdì 3 ottobre 2025.
Un percorso suddiviso in tre parti, dedicato a chi desidera approfondire la conoscenza e le caratteristiche dei principali vitigni tradizionale del Piemonte, indagandone i diversi aspetti.
Ogni lezione propone infatti l’approfondimento di un vitigno dal punto di vista storico, ampelografico, enologico e sensoriale attraverso prove di aromi, con una degustazione ragionata di dieci campioni delle sue più significative espressioni in differenti territori, stili produttivi, annate.
Il corso è suddiviso in tre parti: cinque serate, da ottobre a dicembre, per approfondire i vitigni a bacca bianca; sette serate, da febbraio a maggio 2026, dedicate ai vitigni a bacca rossa e, per concludere, il ciclo dedicato ai vitigni internazionali nell’autunno 2026.
Coordinatore del corso:
Mauro Carosso, Presidente AIS Piemonte.
La quota comprende
Albo docenti
Mario Ubigli, già direttore dell’istituto sperimentale per l’enologia di Asti, presidente onorario dell’OICCE di Canelli (emerito).
Anna Schneider, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Vincenzo Gerbi, professore ordinario all’Università di Torino.
Matteo Monchiero, docente alla Facoltà di Enologia.
Piero Ballario, enologo.
Giampiero Gerbi, enologo.
Giuseppe Caviola, enologo.
Dante Scaglione, enologo.
Gianfranco Cordero, enologo.
Roberto Marro, giornalista.
Maurizio Petrozziello, ricercatore Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Asti (CREA).