Vini, viti e vigneti nei libri e nelle carte della Fondazione Luigi Einaudi

Vini

mercoledì 11 aprile 2018
ore 16.30

Luigi Einaudi, economista, giornalista, senatore del Regno, governatore della Banca d’Italia e presidente della Repubblica, aveva amato due cose: la terra e i libri. Sin da giovane si era impegnato per riunire a Dogliani terreni che potessero far dimenticare le perdite sofferte dalla famiglia della madre all’epoca della fillossera: nel 1909 aveva comprato il primo podere e nel 1915 aveva creato una cantina per produrre e imbottigliare il vino (Poderi di Luigi Einaudi), che i suoi nipoti ancor oggi conducono con successo. La biblioteca personale di oltre 100.000 libri raccolti nell’arco della vita, d’altro canto, è lo specchio della vita di Einaudi, strumento di lavoro e diispirazione che aveva curato nel corso di 70 anni e che oggi la Fondazione Luigi Einaudi continua a preservare e incrementare, arrivando a possedere oltre 268.000 volumi.

Questa mostra compone unitariamente queste due passioni einaudiane esponendolibri, carte e immagini, che illustrano “l’amor di libro” di Einaudi per la vini-viticoltura e l’interesse della Fondazione che reca il suo nome per l’accrescimento di questa collezione. 

L’esposizione sarà visitabile nell’atrio di Palazzo d’Azeglio dal 10 aprile al 10 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19.

I documenti raccolti vengono presentati mercoledì 11 aprile 2018 alle ore 16.30 da due ex borsisti della Fondazione Einaudi: il prof. Mauro Ambrosoli, già ordinario dell’Università di Udine, e il dott. Alberto Giordano, curatore degli Scritti di agricoltura e il territorio di Luigi Einaudi che saranno pubblicati nell’Edizione nazionale degli scritti einaudiani.

Fondazione Luigi Einaudi Onlus
Palazzo d’Azeglio, Torino

L’iniziativa si svolge nell’ambito del Bocuse d’Or Europe 2018 OFF.

 

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