La Masterclass Faro e Gattinara

tovaglietta

Le favole a volte si avverano! Ed è ciò che è capitato a me. Per un attimo mi è sembrato di entrare nel libro “Le goût du vin” di Emile Peynaud, che sto studiando in quesi mesi e in quell’attmo ho vissuto un’esperienza indimenticabile che desidero raccontare. Era una domenica pomeriggio, precisamente il 17 marzo 2024, mi trovavo nella città di Messina in occasione dell’evento enologico “MEdoc” organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.) della Regione Sicilia.

Mi ero iscriHa alla Masterclass dal titolo “Il blind tasting: confronto tra Faro DOC e Ga:nara DOCG”. Mi incuriosiva l’idea di degustare i vini di due prestigiose denominazioni rispettivamente del Sud e del Nord Italia, perché appartengono a due territori a me molto cari: la Sicilia, in quanto è la regione in cui vivo, e il Piemonte, che è la regione cui mi reco spesso per andare a trovare mio figlio che vive nella città di Torino.

Molto emozionata ho scelto un posto centrale nella sala in modo da poter fruire a pieno della degustazione che era condotta da due esperti sommelier e degustatori noti nel mondo del vino italiano: Luigi Salvo, Delegato A.I.S. Palermo nonché Commissario giudice del concorso enologico di Bruxelles, e Mauro Carosso, Presidente dell’A.I.S. Piemonte nonché Responsabile nazionale della didattica.

Insomma avevo come relatori due fra i più grandi personaggi di A.I.S. Italia e sicuramente avrei imparato molto. E così è stato. La sala era piena, e ci credo! Chi non si sarebbe iscritto ad una Masterclass di tenore così elevato da poterne trarre una splendida esperienza di crescita? Purtroppo molti sono rimasti fuori nonostante l’ampiezza della sala, ma per noi che siamo riusciti ad iscriverci in tempo è stato memorabile.

Andiamo ai numeri: 9 vini in degustazione, 5 della DOC Faro e 4 della DOCG Gattinara.

Era una degustazione “alla cieca” (preferisco usare vocaboli italiani) e la caratteristica di questa esperienza è stata la tecnica particolare dell’assaggio messa a punto dal relatore Mauro Carosso.

Per me non era la prima volta che partecipavo ad una degustazione condotta da lui, avevo già avuto modo di apprezzare il suo stile quanto frequentai in autunno 2023 il Corso per Degustatori in Sicilia. Ma essendo per me una novità, non ne avevo colto a suo tempo l’aspetto tecnico e sofisticato che invece mi si è rivelato ampiamente durante la Masterclass di Messina.

Quel pomeriggio Mauro Carosso aveva chiesto ai sommelier di servizio di posizionare sulla tovaglietta dei corsisti partecipanti nove calici, uno per ogni vino, ed aveva insistito perché ognuno ne avesse nove contemporaneamente davanti. Ed ecco la strategia: ha disposto che venissero somministrati in contemporanea tutti i vini previsti, di conseguenza ogni corsista aveva davanti a sé i nove calici con i vini del programma della Masterclass.

Mauro Carosso, analizzandoli uno ad uno in sequenza, di tanto in tanto ci faceva tornare indietro ad assaggiare i vini già degustati. Ecco che proprio in quel momento ho avuto la sensazione di entrare nel volume “Le goûtdu vin” di Emile Peynaud che nel capitolo “Come gustare? Arte e tecnica” al paragrafo sull’ordinamento dei vini, scrive “Per assaggiare una serie di diversi vini, è conveniente, veloce ed efficace allinearli sul tavolo, sentirli rapidamente uno per uno avanzando o indietreggiando i bicchieri a seconda della prima impressione che danno.” Questo è esattamente ciò che abbiamo vissuto con Mauro Carosso e gliene sono infinitamente grata perché un conto è leggere sui libri la teoria, ben diverso è provare a fare un’esperienza nella realtà.

L’occasione di questa Masterclass da lui condotta mi ha dato l’opportunità di degustare i vini da un punto di vista diverso dalle solite degustazioni, realizzando in tal modo, assaggio per assaggio, affinità e differenze fra le varie etichette con il vantaggio di potere tornare indietro e riassaggiare. Sappiamo che la memoria olfattiva e gustativa è breve, ma quando c’è la possibilità nella stessa seduta di riassaggiare i vini precedenti, lasciati nei calici a disposizione del corsista, si apprezza l’utilità di rievocare il ricordo gusto-olfattivo di ciascuno di essi. Soddisfatta di avere imparato questa metodologia da allora l’ho utilizzata nelle mie degustazioni a casa.

Di Maria Grazia Sessa.

La Masterclass dedicata al confronto tra le due denominazioni Faro e Gattinara si è tenuta il 17 marzo 2024 all’interno della manifestazione MEdoc

 

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